Lo scopo è quello di creare un'etichetta distintiva in grado di identificare i prodotti made in Italy sui mercati esteri difendendoli dalle contraffazioni e dai rischi dell' "italian sounding".
Si tratterebbe di un marchio da applicare sulle merci prodotte in Italia ed esportate al di fuori dell’Unione europea, che dovrebbe riportare anche indicazioni sull’origine delle stesse.
All'opera sono il ministero dello Sviluppo economico, Confindustria e le associazioni del mondo produttivo, ma finora si parla ancora di progetto in fase in studio, lungi dall'essere realizzato.
Sembra comunque che sia previsto partire dal settore del food per poi estendere il progetto ad altri.
