Un ulteriore aggiornamento sul tema, solo per sintetizzare alcuni degli effetti della Brexit previsti per il settore della proprietà intellettuale.
1. Marchi dell'Unione Europea (EUTM/MUE)
- le Società con sede nel Regno Unito possono continuare a depositarli e ad esserne titolari;
- dopo Brexit i nuovi Marchi dell'Unione Europea non si estenderanno più al Regno Unito;
- i Marchi dell'Unione Europea già registrati saranno automaticamente e senza costi "clonati" per creare diritti equivalenti nel Regno Unito;
- per le domande di marchio dell'Unione europea in sospeso, vi sarà un'opzione di ri-deposito mantenendo la stessa data di deposito, mediante il pagamento delle tasse ufficiali di deposito: verrà creata una nuova domanda nazionale, che percorrerà l'iter abituale;
- dopo Brexit, per ottenere la protezione di un nuovo marchio nel Regno Unito sarà necessario un deposito separato locale dello stesso;
- l''uso di un marchio solo nel Regno Unito non sarà più sufficiente per il mantenimento in vigore di un MUE registrato.
2. Design comunitari registrati (RCD)
- le Società con sede nel Regno Unito possono continuare a depositarli e ad esserne titolari;
- dopo Brexit i nuovi RCD non si estenderanno più al Regno Unito;
- gli esistenti RCD già registrati saranno automaticamente e senza costi "clonati" per creare diritti equivalenti nel Regno Unito;
- dopo Brexit, sarà necessaria una registrazione separata per il design nel Regno Unito per ottenere protezione locale.
3. Brevetti europei
Il sistema europeo dei brevetti non è influenzato dalla Brexit.
Il Regno Unito è e resterà membro della Convenzione sul brevetto europeo (EPC), che non ha alcun collegamento con l'UE.
I consulenti brevettuali britannici manterranno l'abilitazione ad agire presso l'EPO.
Il brevetto europeo sarà sempre azionabile in procedimenti in UK.
Quanto al tema del brevetto unitario, il governo britannico sta operando in modo da garantire che il Regno Unito possa partecipare in futuro a qualsiasi sistema che sia messo in atto.
